Ludwig II di Baviera

(itinerario)

 

 

 

1° giorno
Trieste - Weilheim in Oberbayern
449 km - 7 ore reali (6h 15' teoriche)

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Partenza da Trieste alle 13:30. Le previsioni fornite da www.ilmeteo.it non promettono niente di buono su Austria e Germania, ma tempo ottimo in Italia. Così è ed il viaggio inizia sotto il sole, e mi sento anche un po' troppo caldo con l'imbottitura interna della giacca. Si procede spediti verso l'imbocco dell'autostrada A4 a Monfalcone Est. Le gomme sono entrambe nuove, Dunlop TrailMax, acquistate e montate il giorno prima a Materija in Slovenia per soli 130 Euro.  Bauletto posteriore e borsa serbatoio magnetica, nessun passeggero, nessun altro compagno di viaggio. All'area di Servizio Agip di Duino ho la brillante idea di controllare la bomboletta di riparazione per le gomme: la trovo completamente vuota. Era vecchia, l'avevo ancora su un'auto di tanto tempo fa, e con gli anni la valvola avrà perso la tenuta. Compro in fretta una nuova, e ringrazio il collega di lavoro che mi ha dato il suggerimento di controllarla. L'autostrada fila via veloce (e noiosa) fino all'uscita Carnia (Tolmezzo) a 111 Km € 4,2 di pedaggio. Imbocco la statale 52 supero Tolmezzo e poi continuo diritto sulla 52 bis per 28 Km, fino a raggiungere il Passo di Monte Croce Carnico (1.360 mt). La strada che porta al passo è molto bella da farsi in moto, tutta tornanti stretti, i panorami che si aprono sono bellissimi, ed in pochissimo si sale di quota. La strada è frequentatissima da motociclisti austriaci e tedeschi e quindi è bene tenersi sempre bene a destra nei tornanti, visto che è facile fare incroci pericolosi. Le auto invece non possono andare molto veloci per cui si superano facilmente. Passato il vecchio confine, in funzione fino a pochi anni fa, si prende l'unica strada, la B110 che porta a Lienz. Basta seguire sempre le indicazioni Felbertauern Tunnel. Si scende verso valle su una strada filante ma con tornanti decisi, vistosamente segnati da gomme in derapata (???)  per poi subito risalire a Gailberg (982 mt) e finalmente ritornare in pianura dopo una serie di veloci tornanti. Da Oberdraubg si svolta a sinistra sulla B100/E66 ed in 20 Km si è a Lienz. Seguire sempre l'indicazione (sfondo verde con caratteri bianchi)  Felbertauern Tunnel, la strada sale lentamente, è sempre molto scorrevole e veloce, attenzione solo ai centri abitati. Il solo cartello con il nome del paese, bianco in Austria e giallo quasi quadrato (e piccolino) in Germania, significa che il limite è di 50 km/h se il cartello è barrato, da loro in rosso, significa che il centro abitato è terminato e da quel punto si può ritornare a 110 Km/h, salvo indicazione contraria. Dopo una serie di tunnel paravalanghe si arriva all'ingresso del Felbertauern Tunnel. La moto paga solo 8 Euro invece dei 10 delle auto (??) e si può usare tranquillamente la carta di credito, in modo da non dover fare acrobazie per levare i guanti, trovare soldi, monete, e rimettere via il tutto mentre dietro la fila preme. Il tunnel sembra non finire mai con i suoi quasi 6 km da fare a massimo 80 Km/h, e l'aria non certo di montagna che intontisce un po'. Ma verso la fine mi accorgo che la temperatura è calata e l'asfalto sembra bagnato. Una lieve curva ed appare la luce. Tenersi pronti perchè all'uscita del tunnel c'è un grande slargo sulla destra ancora coperto dalla volta in cemento armato,  ed ottimo per un pit-stop improvviso. C'è già un gruppo di motociclisti tedeschi di ritorno dalla Croazia. Mi fermo ed insieme ci aiutiamo ad indossare le tute anti pioggia. Fuori infatti sta piovendo, c'è una nebbiolina acquosa, e fa freddo. Sembra di aver cambiato stagione improvvisamente. Intorno a me c'è la neve, anche se presto sarà luglio e sono solo a 1.600 metri. Il freddo si fa sentire, ma ora sono più vestito, ho indossato anche guanti invernali, e si procede egualmente. Più che pioggia è nebbia bagnata, e la visiera si copre continuamente di goccioline d'acqua. Scendendo sulla larghissima strada , con ampie curve sempre con ottima visibilità, la pioggia finisce, resta solo il bagnato a terra ed il freddo. Comunque si procede senza problemi fino a Mittersil. Ho fatto 252 Km e sono le 18:00. 4 ore contro le 3h 11 che fornisce goole maps anche se devo considerare alcune brevi soste, ed i rifornimenti di carburante. A questo proprosito fatene in Austria più che potete perchè costa meno che in Italia ed in Germania. I distributori sono aperti tutti i giorni dalle 7 del mattino alle 19, su tutte le strade, anche i giorni festivi, ed accettano sempre la solita carta di credito in modo velocissimo e funzionale, per intendersi non come da noi! Li trovate in tutti i paesi grandi, ma non sui posti di confine sui passi alpini, quindi fate carburante a fondovalle e non aspettate l'ultimo momento. A Mittersil giro verso sinistra sulla B165 Gerloßstraße. Ho deciso che all'andata seguirò questa strada ed al ritorno invece un'altra che mi riporterà comunque sempre a Mittersil ma da Nord invece che da Ovest. Quindi per il viaggio di ritorno mi fermerò con il commento a Mittersil, in quando si tratterà solo di fare il percorso all'incontrario (ma con la moto girata per avanti...).  Imboccata la Gerloßstraße l'asfalto finalmente è asciutto e si procede velocissimi in mezzo alla vallata. Arrivati a Wald in Pinzgau una deviazione sulla destra conduce ad una stretta salita tra le case che in realtà è la via più breve per arrivare al Gerloßpaß senza pagare il pedaggio di 4 Euro previsto invece sulla strada principale, con anche un'ampia maggiorazione di chilometri, compensata però dalla vista della cascata di Krimmler (Krimmler Fälle). La variante è stupenda, due automobili insieme non ci passano, ed è quindi ideale per una moto. E' molto ripida, con tornanti secchi e se piove l'asfalto è anche sporco di fango. Insomma, ideale per un Transalp! Ritornati sulla strada principale, si seguono le indicazioni per Innsbruck puntando decisamente a nord. Volendo soffermarsi sul posto, arrivati a Zell am Ziller si può puntare a sud verso Mayrhofen  ed a 30 km si apre la valle del torrente Tux (Tuxerthal) fino ad  Hintertux, da dove si possono raggiungere con ben 3 cabinovie i 3.000 metri di un ghiacciaio dove si pratica lo sci estivo. Proseguendo invece da Zell am Ziller verso nord sulla B169 (indicazioni per Innsbruck) arriviamo a Jenbach e prendiamo la strada B181 che ci condurrà in Germania attraverso l'Achenpaß. La strada è molto panoramica, si costeggia l'Achensee e consiglio di fare l'ultimo pieno a Maurach (vedi le foto ) perchè poi non ci sono più distributori fino ben oltre il confine con la Germania, per una quarantina di chilometri. Subito dopo l'attraversamento del confine tra Austria e Germania all'Achenpaß, riconoscibile appena dalla tettoia in cemento perchè dismesso da decenni, prendere la prima strada a sinistra con l'indicazioni Bad-Tölz. In breve si arriva lungo una bellissima strada ad un bacino artificiale, lo Speicher Sylvenstein percorrendo una diga in terra, dalla quale è d'obbligo fare qualche foto (che io non ho fatto perchè si stava facendo tardi). La strada prosegue poi filante e larghissima, da fare a pieno gas, costeggiando il fiume Isar fino all'arrivo a Bad-Tölz. A quel punto si prende la direzione Penzberg sulla strada statale 472 (BundesStraße B472) e con toccate di 130 Km/h visto che non ci sono mai curve impegnative, si prosegue superando l'autostrada per Garmisch continuando diritto fino a Untersöchering. Poco dopo si svolta a destra su una rotonda imboccando la B2 per 12 Km fino a Weilheim. Questa località è stata scelta perchè è in posizione centrale per visite sia verso Monaco che verso Garmisch e Fussen, e perchè c'è una facile disponibilità di posti per dormire (zimmer) anche presso le case dei contadini. Volendo andare a Monaco ad esempio si può prendere direttamente il treno e con un un'unico biglietto viaggiare anche nel metrò. Inoltre la zona è quanto di più tranquillo ci possa essere per lasciare la moto sola la notte, a differenza di posti più trafficati. Si trova tra due grandi laghi, l'Ammersee e lo Starnbergsee, ed intorno c'è una miriade di piccoli laghetti, come il Fohnsee visibile in foto. Su teoriche 6h19 di strada arrivo a destinazione dopo 7 ore, non prima di aver preso un acquazzone violentissimo per due minuti a dieci dall'arrivo. Sono le 20:20 ma c'è ancora chiaro, e per il primo giorno è finita.   

 

Le due giornate seguenti sono state impostate con intinerari di circa 150 Km l'uno da fare in qualche ora, permettendo quindi ampie variazioni a seconda delle situazioni. La costante è stata sempre quella di percorrere strade minori, scarsamente trafficate, e comunque sempre ottimamente mantenute, prediligendo tratti più propriamente alpini. Questi intinerari quindi sono fini a se stessi, l'intento iniziale era di scrivermi alcuni ricordi di viaggio per me, ma poi ho pensato che magari possano anche servire a qualcuno come traccia per un viaggio, e così ne ho deciso la pubblicazioni on-line.


2° giorno
Wieskirche e Neuschwanstein - Castello di Ludwig II
120 km  2h 20'

 

  

 



Partenza da Weilheim nella tarda mattinata, giornata bellissima di sole, seguo le indicazioni per Peißenberg e verso la fine dell'abitato imbocco a sinistra la strada per Böbing. Alcuni tornanti all'inizio poi la strada sale in mezzo ai boschi ed ai prati, veramente un panorama unico. Arrivo a Rottenbuch, l'asfalto lascia il posto ad un ordinatissimo pavè, e la strada si stringe per passare al centro di una casa privata (vedi foto). Il paesino merita una sosta per il suo ordine e per le decorazioni di alcune case. Si prosegue girando a sinistra all'incrocio sulla B23 (verso sud) e prendendo dopo 3 km a destra la Romantische Straße (direzione Füssen). Dopo 7 km di ottima strada l'indicazione Wieskirche (vedi descrizione qui) mi fa svoltare a sinistra e dopo 3 km arrivo a questa chiesa importantissima per la Germania, e visitata da tanta gente. Si può posteggiare la moto nel grande parcheggio ed andare a visitare la chiesa, la cui particolarità è poi di essere costruita in mezzo ai prati (Wiese = prato). Al termine della visita, ritorno indietro fino all'incrocio e giro a sinistra, proseguendo la strada fatta in precedenza, fino ad arrivare alla B17, la strada che va verso Füssen. Si gira a sinistra seguendo proprio quest'ultima indicazione, e si procede così spediti fino ad incontrare sulla propria destra il Bannwaldsee. Al termine del lago, dopo un campeggio, sulla sinistra si apre finalmente una strada con indicazione: "Neuschwanstein". Dopo qualche centinaio di metri guardando sulla sinistra in alto s'inizia a vedere questa fantastica costruzione. I dettagli con la storia del castello e del suo sfortunato abitante si trovano qui. proseguendo e seguendo le indicazioni si arriva ad un ampio parcheggio a pagamento anche per le moto. Divieti di sosta ovunque e paletti sui bordi delle stradine fanno capire che la zona è fortemente turistica. Ci sono 32° e considerando che dalla moto al castello la strada da fare a piedi è lunga, scelgo piuttosto di girare ancora per la Baviera. Nella pagina con la storia di Neuschwanstein ci sono tutte le informazioni per le visite e per quello che ci si trova dentro. Io ho preferito guardarlo solo da fuori, inforcare la moto e continuare il viaggio. Dal parcheggio ho preso una strada sulla sinistra, direzione Schwangau, a 2 km dal castello, alla confluenza con la strada statale B17 che avevo percorso prima. In Germania c'è una grossa differenza di prezzi tra una località turistica ed una normale, come del resto anche da noi. Ad ogni modo a soli 2 km di distanza dal castello i prezzi erano più che dimezzati. In Germania il posto più economico per mangiare sono senza dubbio le macellerie, proprio i negozi che vendono la carne. Le Metzegerei offrono sempre anche piatti caldi, ovviamente a base di carne o salumi. Poichè la scelta è vastissima, ecco che si può mangiare con pochi Euro. Ovviamente non mancano mai bevante e contorni. Calmata la fame, il caldo era aumentato, e quindi invece di proseguire verso il centro di Füssen, oramai quasi a vista, ho preso la via del ritorno, percorrendo la B17 oltre Steingaden (dove eravamo entrati provenienti dalla Wieskirche) e girando a sinistra a Ilgen (cartello con direzione Weilheim) su una bella strada che s'inerpica tra i boschi ed i prati fioriti, e poi con alcuni tornanti scende a valle ritornando a Rottenbuch, il paese con la strada in mezzo alla casa (vedi foto), da cui avevamo iniziato il giro. Da li basta seguire a ritroso il percorso all'andata,e magari fermarsi lungo qualche laghetto a fare il bagno o prendere sole.



3° giorno
Obergammergau, Linderhof e Garmisch
155 km  3 h

 

 



Ancora sole, ma stavolta fa più caldo fin dal primo mattino. Partenza al solito tardi, da Weilheim prendo la B2 a vado sempre diritto in direzione Murnau. Poi giro a destra e dopo 13 km a Saulgrub raggiungo la B23 svoltando a sinistra, direzione Garmisch e Obergammergau. La strada diventa una superstrada, si corre veloci ed esco all'uscita per Obergammergau, che vale certamente una sosta. Il centro è bellissimo, tutte le case sono dipinte in modo incredibile (vedi foto) e gran parte dei negozi sono di intagliatori di legno. Le foto si sprecano, mi fermo nella piazza principale per un caffè e scorgo un folto gruppo di militari in tuta mimetica. Sembrano sempre tutti uguali, in ogni paese, ma questi hanno qualche cosa di particolare, una bandiera italiana sul braccio. Mi ricordo di un vecchio film con Montesano, un reparto alle grandi manovre che per sbaglio espatria in Svizzera e fa saltare un ponte. Chiedo scherzosamente notizie ad uno di loro se ritenessero di essere in Trentino. Sono tutti ufficiali e partecipano ad un corso della Nato che si svolge proprio in quella zona sulla guerra elettronica. Comunque fa sempre strano trovare i nostri militari girare per un paesino della Baviera. Terminata la visita, di nuovo in sella e via poco oltre il paese, ritornati sulla strada principale (B23) direzione Garmisch e dopo pochi chilometri sulla destra si apre una strada per il Linderhof. La strada termina con una breve deviazione che porta ad un parcheggio a pagamento (1,50 Euro) con piazzola riservata alle moto (all'ombra). Alcuni risparmiosi si posteggiano prima di quest'ultima deviazione ai bordi della carreggiata. Ma considerando il costo, l'ombra, e l'immediata disponibilità offerta di di posare caschi, giubbotti, paraschiena, paratutto, guanti, borracce, damigiane e quant'altro nel chiosco del posteggiatore, in modo da visitare Linderhof quasi come gente normale, penso che sia meglio usufruire del parcheggio a pagamento. Riguardo la visita a Linderhof rimando all'apposita descrizione. Il posto è molto panoramico, e secondo certi è più bello come interni di Neuschwanstein. Io al solito ho visitato l'esterno dei giardini (gratis) all'aria aperta, e godendo della vista delle splendide montagne attorno. C'è da dire che per tutto quest'anno la costruzione centrale, dove abitava Ludwig II prima di trasferirsi per 170 giorni a Neuschwanstein, è interessata da lavori di restauro. L'interno è visitabile senza limitazioni, ma la facciata è completamente ingabbiata dai ponteggi. A consolazione del turista c'è però un poster in scala 1:1 dell'intera facciata che ne simula abbastanza bene l'intera struttura. Il posto è molto in alto, fino a maggio c'era ancora la neve, e quindi è d'obbligo che certi lavori siano fatti durante l'estate, nonostante il massiccio afflusso di turisti. Alla fine della visita, dopo una sosta al fiume che lambisce il parcheggio per raffreddare i piedi nell'acqua gelida, si riparte, stessa stradina a ritroso fino alla solita B23 ed a destra in direzione Garmisch. Le città sono due, una è Garmisch e l'altra è Partenkirchen, che in pratica sono fuse insieme. E' una tipica località invernale, merita solo un giro in moto per le sue strade peraltro molto trafficate. Sosta per il pranzo in Metzgerei e poi via, sulla E533 direzione Brenner (Brennero) Innsbruck. Si costeggia l'Olympische Skistadion, con l'altissimo trampolino per il salto con gli sci, e s'imbocca una strada panoramica con alte cime innevate sul lato destro (vedi foto) in direzione Krün. Arrivati a quest'ultima località svoltare a sinistra sulla B11 direzione Walchensee. Si tratta di una strada bellissima, molto panoramica, un paradiso per i motociclisti. E' tanto paradiso che non vi capiterà di vederne tanti insieme se non ai motoraduni. I saluti con la mano sono tanti, incrociandosi, che alla fine ne saluto uno ogni cinque. Mannaggia al Transalp che ha il paramani. Gli altri alzano solo un dito (si spera l'indice...) a noi tocca togliere la mano dal manubrio. Ogni tanto un sibilo vi preannuncia l'arrivo di uno che vi svernicia. Insomma, okkio agli specchietti. Dopo un tornante si arriva alla splendida vista del Walckensee (vedi foto). Durante la sosta per la foto faccio amicizia con un gruppo di motociclisti tedeschi. Sono stati appena multati per superamento del limite di velocità. La polizia usa moto civetta, sono stati seguiti per 5 km e poi fermati contestando loro tutte le infrazioni commesse. Erano 240 Euro a testa, ma erano contenti perchè alla fine hanno contrattato con il poliziotto 240 Euro in 4 (60 a testa!!). Mentre parliamo arriva un gruppo in piegata pazzesca sul tornante, sembra d'essere a Misano. Mi dicono che ce ne sono così tanti (che anche si schiantano) che il sabato e la domenica la strada è chiusa al traffico per i motociclisti. Proseguo costeggiando il lago, cercando un multavelox avanti ed una moto civetta dietro, con lo strabismo che sempre più affligge noi motociclisti, alla folle velocità di 60 Km/h, che è il limite imposto. Passato il lago la strada s'inerpica con tornanti larghi e veloci, fino a raggiungere il Kesselberg. Si sentono motori ruggire al massimo, moto che piegano in inseguimenti che su certe strade dalle parti di Rimini conoscono bene. Io continuo con i miei 60 km/h ed almeno mi gusto il paesaggio. La strada ridiscende,e sulla sinistra si apre stavolta il Kochelsee. In una piazzola vedo ferme una cinquantina di moto. Mi sento osservato con la mia discesa a 60 all'ora, ma la mia piccola targa almeno dimostra che vengo da lontano, non essendo che la metà dei giganteschi targoni che espongono tutti gli altri. Alla fine dei tornanti, quando la strada raggiunge la pianura. sotto un albero all'ombra vedo il terrore dei motociclisti. Una moto BMW blu con scritto Polizei sulle borse laterali ma niente davanti. La loro Polizei di solito ha moto bianche con una fascia verde, i lampeggianti e scritta "Polizei" anche sul lato anteriore del parabrezza. Quindi l'uso di una moto blu era fatto apposta per pizzicare i poveri motociclisti.
Soddisfatto dell'incontro, finalmente do gas come tutti gli altri. La strada continua, dopo un po' arriviamo al Kloster Benediktbeuern www.kath.de/benediktbeuern/benediktbeuern dei Salesiani di Don Bosco. Si tratta di un grosso complesso di edifici religiosi attorno una grande basilica. Al solito l'ho visto di sfuggita passandoci davanti, ma la visita in Internet del suo interno, grazie anche alle immagini panoramiche, permette di ammirare la struttura, ed avendo tempo ne consiglia una visita. Proseguo poi fino ad incrociare a Bichl la B472 e svoltando a sinistra raggiungo Weilheim per lo stesso tragitto finale del viaggio d'andata dall'Italia.


4° giorno
Fohnsee

 

 




La giornata sarà dedicata alla balneazione. Chi non ha mai fatto il bagno in un lago della Baviera? io non l'ho mai fatto e quindi mi organizzo per colmare la lacuna. Partenza sempre tardi, sole caldissimo, da agosto, e stavolta da Weilheim prendo la strada che porta in direzione di Seeshaupt, sullo Starnberger See. A quel punto, escludendo alcune strade vietate alle moto ed alle auto, ci sono alcune stradine che raggiungono la stessa meta passando in mezzo a campi e fattorie, boschi fittissimi e laghetti incontaminati. Una semplice carta topografica reperibile in qualche ufficio turistico aiuterà nel viaggio. Arrivato a Seeshaupt si costeggia la ferrovia in direzione Penzberg fino a Iffeldorf. Ad un certo punto la via principale svolta decisamente a sinistra, ad angolo retto, uscendo dal paese. Bisogna invece proseguire diritti e dopo poche centinaia di metri. girando verso destra, si arriva al Fohnsee. Vicino al lago un ampio parcheggio a pagamento (self ticketing) per le auto. Non c'è parcheggio per moto, e quindi la posteggio fuori, a fianco della staccionata che delimita il parcheggio a pagamento (peraltro incustodito). Si tratta di un lago in parte privato che il contadino che lo possiede permette di utilizzare liberamente a condizione di mantenerlo pulito. Non vuole poi che sia dato da mangiare agli animali specie alle oche canadesi, che non sono autoctone e rovinano l'equilibrio biologico. Il lago è diviso in varie zone, balneabili e non, trattandosi di un parco faunistico. C'è pure un campeggio http://www.campingplatz-fohnsee.de e due zone FKK. Finalmente il bagno nel lago. La temperatura è di 22°, freddino all'inizio ma poi si sta bene, non è alimentato da un fiume ma da sorgenti sotterranee, quindi l'acqua non è direttamente quella dei retrostanti ghiacciai come nei fiumi. Se non c'è vento si sta bene. Nuotando al centro del lago si sente l'acqua molto più gelida, probabilmente a seconda delle correnti. Ci si stende nell'erba, l'acqua si può anche bere perchè dicono sia pulitissima (infatti non è di fiume), solo che a volte un'ombra improvvisa v'informa del passaggio ai vostri piedi di una mucca. Anche loro hanno una zona che prediligono, vicino ad alcuni bagnanti, e stanno anche loro sdraiate all'ombra. La vista da una collinetta è splendida (vedi foto) e la giornata così vola con una quarantina di chilometri solamente sul contachilometri, ma con una bella abbronzatura.

 


5° giorno
Weilheim - Trieste
449 Km 8h reali (6h 13' teoriche)

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Il momento del ritorno inizia con pessime previsioni meteo. Il solito www.ilmeteo.it segnala pioggia su Baviera, buona parte di Austria, ma indica una zona senza pioggia proprio in corrispondenza della Carnia e della Venezia Giulia. La partenza è prevista alle ore 13,00 Ovviamente ognuno potrà partire all'ora che preferisce, nel mio caso ho solo considerato di ritornare a Trieste prima del buio. Mi metto in sella, faccio a ritroso la strada dell'andata verso Bad-Tölz, ma questa volta andrò ancora un po' più avanti, fino a Miesbach. Dopo pochi chilometri inizia a piovere. Al momento è una pioggia leggera, ma viste le previsioni ero già partito con la tuta antipioggia ed i guanti invernali. Comunque è quello che basta per rallentare l'andatura. Quella strada si può fare in molti punti tranquillamente a 130 km/h, ma con il bagnato è meglio non andare oltre 100, sempre di una strada statale si tratta. e spesso si trovano trattori e mezzi agricoli. L'arrivo a Bad-Tölz trasforma la pioggerellina in vero acquazzone, e l'andatura è limitata più che altro dal vederci molto poco. Fortunatamente la pioggia cala d'intensità, ed il viaggio prosegue fino a Miesbach. Da quel paese, continuando per 8 km si arriverebbe a Irschenberg, dove c'è l'autostrada che da Monaco va a Rosenheim e Salisburgo. In caso di brutto tempo potrebbe essere più "tranquillo" fare l'autostrada scegliendo il giro "completo" fino a Salisburgo, Villach, confine italiano di Tarvisio e poi sull'A4, tutto autostrada ma con obbligo di "vignette" in Austria e solito tunnel a pedaggio, oppure il giro "ridotto" prendendo a Rosenheim al nodo di Inntal l'autostrada del Brennero ed uscendo a Kufstein, appena entrati in territorio austriaco. In quel caso non serve la vignette (il bollino per l'autostrada da esporre sul parabrezza) perchè c'è un'espressa deroga per poter uscire a Kufstein. Tornando al nostro itinerario, scelgo invece una strada che da Miesbach mi porterà proprio a Kufstein ma passando tra le montagne. La strada inizia svoltando sulla B307 direzione Kufstein lungo un percorso in piano tra ampie vallate, costeggiando il Schliersee, delizioso lago alpino che purtroppo sotto la pioggia non offriva il massimo della sua bellezza. Si procede fino a Bayrischzell, prendendo a destra la strada che porta all'Ursprungpaß (vedi foto), il confine tra Germania ed Austria. La strada si fa più piccola, e sale senza mai curve impegnative fino al confine, riconoscibile sole per la presenza di un cartello che informa di essere in Austria. La discesa è un po' più impegnativa, piove e le curve sono più accentuate con qualche curva a gomito. specie nella parte finale. Poi l'arrivo a Kufstein, basta seguire la solita indicazione Felbertauern Tunnel, e fare il pieno ai vari distributori che si trovano nella località, finalmente a buon prezzo. Seguendo l'indicazione del tunnel si arriverà a Sankt Johann in Tirol, dove c'è la diramazione per Salisburgo, e poi a Kitzbühel, rinomata stazione sciistica austriaca. La strada a quel punto sale, con ampi curvoni veloci, e si arriva al Paß Thurn, 1274 mt, posto panoramico per fare foto. Sta piovendo e non ci penso nemmeno! Trovo una zona interessata da lavori sulla strada. C'è un semaforo con un senso unico alternato, l'asfalto manca completamente, e c'è solo una pista di terra piena di fango ed acqua. Al rosso passo la fila e mi metto in pole position. Scatta il verde e parto con la mia Transalp, divertendomi sullo sterrato e le pozzanghere per un buon chilometro. Solo dopo l'arrivo a Trieste, a moto asciutta, capirò perchè sembro reduce dalla Parigi-Dakar. Ritorna l'asfalto, c'è forse il limite di 50 km/h, ma la strada è in mezzo la campagna e c'è tutto un rettilineo, incontro un gruppo in moto sull'altra corsia, li saluto, e mi rispondono di andare piano. Tolgo il gas, pedale del freno e vedo all'orizzonte un'auto bianca sulla destra. Lunghi minuti interminabili a 40 (nel dubbio...) e passo l'auto della "Gendarmerie" austriaca con il solerte agente dotato di telelaser appoggiato sul tetto dell'auto. Le loro auto sono sempre poco visibili, sono bianche con una sottile linea rossa sul fianco. Si distinguono dalle altre all'ultimo momento. Comunque passandoci davanti a 40 all'ora mi piego con il busto in avanti, per dare l'impressione di andare veloce, e ringrazio in cuor mio i motociclisti che ho incrociato che per questa volta mi hanno salvato. Fa freddo, le ore passate sotto l'acqua si stanno sentendo, e mi fermo più volte per muovere un po' le gambe. Finalmente si arriva sul Felbertauern tunnel. Un'ultima foto e via, nel buio. Dall'altra parte sembra di essere di nuovo in un'altra stagione. L'aria è più calda e non piove. In compenso c'è vento forte, ma non importa. Si scende veloci, il tragitto è lo stesso dell'andata, incontro più gente nell'altra corsia ma solo perchè è finito il lungo periodo di vacanza che fanno i tedeschi a Pentecoste, e stanno ritornando a casa. Sulle autostrade sono già tutti fermi in colonna, quelli che fanno le strade minori almeno vanno ancora avanti. Ritorno al Plockenpaß e poi rientrato in Italia l'unico brivido lo passo su un tornante dove mi trovo un simpatico tedesco in auto che ha fatto la curva contromano. Non so come passo tra lui ed un muro in pietra, e poi non resta che scendere a valle fino a Tolmezzo, per poi ritrovare l'autostrada A4 (entrata Carnia) e da li proseguire fino a Trieste. A causa della pioggia ho impiegato 8 ore invece delle 6 previste. Certo ho fatto diverse soste, un po' di foto, ma non credo per più di 30 minuti complessivi. Certamente la media oraria è stata molto più bassa dell'andata a causa della pioggia, per cui appena alle 21:00 sono arrivato a Trieste. Comunque ero soddisfatto e contento che tutto sia andato bene. La moto non ha avuto nessun problema, e quindi il viaggio resterà un piacevole ricordo per il futuro.


APPUNTI FINALI


Come detto all'inizio, queste pagine sono nate per ricordarmi di un viaggio fatto, ma poi ho pensato che anche singole parti di itinerario potrebbero interessare qualcuno, non necessariamente in moto, e pertanto già che il lavoro era fatto, ho pensato di pubblicare on-line queste informazioni. In realtà ho trascorso anche alcune giornate senza viaggiare in moto. Si può visitare Monaco, è d'obbligo andare al nuovo Louis Mega Shop www.louis.de aperto nell'aprile 2004 e da cui proviene gran parte del mio abbigliamento tecnico, dal casco ai guanti, ed all'ottima tuta antipioggia rossa da soli 36 Euro che ho ampiamente collaudato. La zona di Weilheim è famosa anche per i suoi cavalli, nei pascoli si alternano mucche a cavalli continuamente, e per chi ama le passeggiate a cavallo non c'è di meglio. Per gli stivali quelli della moto vanno benissimo. Non ci sono problemi per il dormire, si trovano tantissime case private che offrono alloggio, e quindi non conviene mai andare a dormire nei grossi centri. Attenzione ai semafori, spesso hanno una telecamera e per chi passa con il rosso non c'è speranza. Attenzione che l'accensione del giallo causa lo spegnimento del verde, non come da noi che restano accesi insieme. Quindi se vedete un fanale giallo fisso significa che sta per scattare il rosso. Nei paesi tutti rispettano i limiti, fuori invece vanno tutti allegri, però le strade lo permettono senza problemi. Comunque i limiti sono sempre reali, se c'è il limite di 80 in effetti vedrete di solito che un motivo c'è.


BENZINA


I rifornimenti al Tankstelle possono dare qualche problema a noi italiani. Intanto in Austria ci sono ben 3 benzine diverse, tutte verdi. C'è sempre indicato il numero di ottani: 91 (normal) 95 (super) 98 (super plus). Gli erogatori sono spesso gialli, io ho sempre usato il 95 ottani che è lo stesso che abbiamo noi. In Germania c'è solo 95 e 98 ottani, e quindi il discorso non cambia. Ho sempre usato la carta di credito (Visa) accettata senza alcun problema. Tra l'altro poi non avrete nessun supplemento di spesa, perchè a differenza dell'Italia non c'è nessun ricarico sull'acquisto di carburante. Tutti i distributori sono sempre solo self-service, quindi finito il pieno lasciate la moto dov'è ed andate tranquilli a pagare indicando il numero della pompa. Avviso per l'Austria: se vi capiterà di usare le autostrade (obbligo di Vignette) evitate i distributori autostradali come la peste. Il carburante costa tanto di più di quelli lungo la viabilità ordinaria!!


PREZZO BENZINA al litro (giugno 2004):

Austria Euro  1,034
Germania Euro  1,159
Italia Euro  1,181

Aggiornamento a giugno 2008 

Austria Euro 1,354
Germania Euro 1,529
Italia Euro 1,526

 

 

 

   
   

 

 

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